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29 Ottobre 2018

Antico Borgo Brunelli Albergo Diffuso

Se non vivi in una zona di montagna colpita dalla tempesta Vaja per te questa data potrebbe anche non significare nulla. In questo articolo voglio dirti cosa ha significato per me e per la mia famiglia.

Stava arrivando la sera e sentivo il fischio del vento nella mia abitazione di LUSIANA CONCO (VI). Mi sono semplicemente accertata che tutti i balconi fossero chiusi.

Il giorno successivo mi sono svegliata come se niente fosse ma con uno strano presentimento. La luce della camera stranamente non funzionava, ho quindi aperto il balcone ed ho avuto come l’impressione che qualcosa non tornasse. Alzando lo sguardo verso l’abitazione di fronte a me, mi sono resa conto che qualcosa era successo, l’impianto fotovoltaico, installato nel tetto, era divelto e si trovava in mezzo alla strada.

Successivamente mi sono spostata verso Asiago, passando per i boschi ho visto, un vero disastro.

In questo articolo non voglio soffermarmi su ciò che significa vedere centinaia di abeti spazzati via dalla furia del vento, ma voglio concentrarmi di più sulle conseguenze che ne seguirono.

Era successo qualcosa di grave e cercai subito di connettermi al mio quotidiano online preferito, una volta connessa ebbi conferma dell’accaduto. In realtà c’era chi parlava di trombe d’aria, chi di vento forte e non si aveva ancora la percezione dell’esatta dinamica dei fatti. I video delle strade interrotte si susseguivano sui social network.

La cosa più incredibile fu la constatazione che effettivamente eravamo senza corrente elettrica. Con il disastro ambientale che era successo durante la notte, le linee elettriche erano state travolte dagli alberi. All’istante mi sono preoccupata di:

  • E il computer come lo alimento?
  • Riusciremo a riscaldarci solo con la stufa a legna?
  • Come ricarico le batterie del telefono?

Riflettendoci, a distanza di tempo, mi sono sentita un po’ a disagio nel constatare che i miei pensieri erano piuttosto individualisti ed erano ben poca cosa se paragonati a quelli che erano stati i danni ambientali.

Tuttavia, in quel momento erano i miei veri pensieri.

Quella mattina, ci siamo organizzati, abbiamo fatto la doccia con l’acqua calda che rimaneva.

Giunta la sera, invece, è successo qualcosa di magico. Ottobre, da noi, è il periodo delle castagne. Abbiamo allestito una bella cena in famiglia a lume di candela e con degustazione finale di castagne (con vino rosso) davanti al caminetto. Ho ancora il ricordo di quella magnifica serata dove gli eventi ci hanno fatto fare un salto indietro di almeno una cinquantina di anni, quando l’energia elettrica, serviva solo per illuminare gli ambienti, mentre il riscaldamento della casa, avveniva accendendo il caminetto e la stufa a legna.

Oggi sono passati circa 2 anni da quel 29 ottobre 2018 e mi domando sempre: è possibile che serva una tempesta per farci apprezzare le comodità che oggi abbiamo tutti dentro casa?

Siamo sicuri che le comodità che abbiamo oggi, ci saranno anche domani?

In realtà, i disagi non sono stati insuperabili e l’energia elettrica è tornata dopo un paio di giorni, in alcune zone dell’altopiano di Asiago 7 Comuni e mancata per diverse settimane. Per diversi giorni abbiamo visto i mezzi dell’ENEL che correvano su e giù per le strade dell’altopiano.

Alla fine, tutto è stato risolto ma non siamo più tornati alla nostra vita di sempre. Qualcosa l’abbiamo voluto cambiare.

Abbiamo deciso di cambiare un semplice comportamento: ora spegniamo la televisione quando ceniamo.

Ti sembrerà una piccolezza, ma c’è voluta la tempesta Vaja, per farci riassaporare il piacere della cena in famiglia. Il piacere della convivialità, l’ascolto ed il dialogo, senza disturbi, senza distrazioni.

Questo ricordo lo abbiamo mantenuto quando abbiamo deciso di realizzare il nostro sogno nel cassetto: costruire un Albergo Diffuso a Lusiana Conco. Abbiamo voluto recuperare una antica struttura per farti vivere una esperienza in montagna in completo relax e lontano dal quel “rumore” che affligge la nostra epoca. Non mi riferisco solo al rumore inteso come suono ma al bombardamento continuo che riceviamo dai media, che alla fine ci toglie la consapevolezza del vivere la nostra vita.

E’ anche grazie alla tempesta Vaja, se oggi abbiamo la completa consapevolezza di quello che abbiamo e della vita che stiamo vivendo.

Cecilia