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Uno chalet di montagna, un luxury hotel o una STALLA?

Antico Borgo Brunelli Albergo Diffuso

Se stai cercando il luogo ideale per trascorrere qualche giorno fuori dalla routine quotidiana hai molte possibilità. Tra le tante, te ne voglio aggiungere una che credo ti stupirà.

Una stalla.

No, non sono impazzita.

L’ambiente che stai vedendo nella foto in alto era in realtà una antica stalla che ho voluto recuperare interamente. La parete che vedi dietro al letto è la parete originale. Lo stile che ho scelto per tutte le camere della stalla è molto semplice e vorrei che fosse l’ambiente a parlare.

Se devi letteralmente “staccare la spina” per qualche giorno non c’è nulla di meglio che rivolgere la propria attenzione al passato e immedesimarsi in quella che era la vita di un tempo che non c’è più.

Per farti capire meglio il mio pensiero voglio segnalarti questa celebre frase di DUMITRU NOVAC:

“Abbiamo bisogno di sentire il profumo del passato per dare il giusto valore al presente.”

Queste sensazioni le puoi provare solo in un ambiente autentico, dove lo scopo originario dell’immobile aveva un suo preciso intento in epoca remota.

Realizzare tutto ciò è stato un impegno non indifferente perché ho dovuto interfacciarmi con molti professionisti.

Ho scelto solo persone che hanno condiviso fin da subito la mia visione ed ho cercato in tutti i modi di preservare la struttura originaria.

Non ho ascoltato chi mi diceva frasi tipo “oggi va tanto di moda…” o “gli esperti del design tendono a..”. Volevo far rivivere ai miei ospiti l’esperienza di una notte in una antica stalla.

Ora che sto guardando con grande gioia all’ultimazione dei lavori mi rendo conto che molte scelte, che all’inizio erano apparse difficili, ora hanno senso.

Ad esempio, i modiglioni, non ho voluto eliminarli:

Come puoi vedere dalla foto, questi modiglioni hanno un fascino incredibile (si, lo so, la foto ha ancora la parete grezza e non finita). Sono sostanzialmente delle “appendici” sul muro che servivano per sostenere il peso del piano superiore, dove solitamente si trovava il fienile, nel quale veniva messo a dimora il fieno durante i mesi più freddi.

Anche in questo caso, recuperare un elemento di questo fascino, ha aumentato dal mio punto di vista la bellezza dell’intera struttura. Non si tratta di aver semplicemente salvato un pezzo di pietra, ma si tratta di aver portato a nuova vita un antico strumento che tanti anni fa dava da vivere ai nostri bisnonni.

Quelle che ti ho esposto in questo articolo sono però le mie considerazioni. Ti invito pertanto a visitare la struttura. In questo modo potrai giudicare tu stesso il risultato di tutti i nostri sforzi.

Cecilia